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Il Volo dell'Angelo a Vastogirardi

Ultima modifica 28 marzo 2022

Il Volo dell Angelo è un rituale che si realizza in forma di sacra rappresentazione e che vede come "attori" dei fanciulli, i quali, opportunamente istruiti al compito e carat­
teristicamente restiti per esigenze sceniche interpretano un ruolo che li rende protagonisti d'una tra le più suggestive cerimonie cultuali oggi presenti nella religiosità popolare italiana. Già nel XV secolo, fra i meccanismi  teatrali creati da Filippo Brunelleschi ve n'erano alcuni che permettevano d•inscenare sacre rappresentazioni durante le quali si poteva ammirare «un cielo pieno di figure vire moversi», tra cui «putti [...] vestiti da Angeli»; ed il pubblico restava meravigliato ad osservare immagini illusorie, come quando «co' canapi e le ruote gli angeli scendevan dal cielo».


L'inizio di luglio è periodo festivo importante per Vastogirardi. l primi due giorni del mese sono riservati alla celebrazione della ricorrenza della Madonna delle Grazie, con la rappresenta­ zione del Volo dell'Angelo, che tenta di coniuga­ re religiosi tà popolare  e spettacolarità. Il 3 luglio, inoltre. il paese  festeggia  il  patrono, san Nicola di Bari, in una data diversa da quelli che, in altri luoghi. sono i giorni solitamente riservati a questo santo: il 6 dicembre e il 9 maggio.
A Vastogirardi, la trad izione del Volo non è molto antica. Infatti. per quanto documentato dalle fonti locali, la prima edizione risalirebbe al 1911. Si tratta  d 'una usanza probabilmente
mutuata da altre culture e trapiantata  nella loca­ lità altomolisana  per opera di Vincenzo Nicola Liberatore. Costui. all'esordio del Novecento, volle far ampl iare la cappella  dedicata alla Vergine delle Grazie. I lavori durarono una deci­ na d'anni  e la cappelletta si trasformò in una bella chiesa. Terminate le opere. in occasione dell'i­ naugurazione del!'amplia­ to edificio sacro, Vincenzo Liberatore volle che l'evento fosse celebrato in modo caratteristico e memorabile. Pertanto, pensò a qualcosa in grado di  meravigliare  i  suoi compaesani. Fece, così, realizzare u n sistema di carrucole che, collegando la chiesa ad una casa che la fronteggia, consentisse di rappresentare la scena del Volo dell'Angelo. Sembra che abbia incon­ trato qualche scetticismo tra  i suoi compaesani, i quali ritenevano pericolo­ so far scorrere in aria, appesa a delle corde, una bambina. Allora, per la prima edizione del Volo, che si tenne il 2 luglio 1911. Vincenzo decise che ad interpretare l 'Angelo fosse sua figlia Maria Carmela. La rappresentazione ebbe favorevoli riscontri, ma negli anni
immediatamente successivi non fu ripetuta. Infatti. anche perché oberato dai debiti a causa delle spese sostenute per l'ampliamento della chiesa. Vincenzo Liberatore lasciò Vastogirardi ed emigrò nelle Americhe. La festa in tal modo tornò  ad essere  cele brata   senza   la  scena dell'Angelo. Nel 192l, però, non si sa per quale input revivalistico, il Volo fu nuovamente rappresentato e, dopo nuove interruzioni, la sacra rappresentazione ha trovato negli ultimi decenni regolare e documentato svolgimento.
L'Angelo viene interpretato sempre da una bimba, preferibilmente d'età compresa  tra i 4 e i 6 anni, anche se non sono mancate fanciulle d'età superiore.  La bambina viene vestita con un costume di scena (tunica monocolore e posticce ali colorate),  quindi  è assicurata ad un solido w•o d'acciaio per mezzo d'una imbracatura  di cuoi o.  imbottita  e  foderata  di  velluto. L.imbracatura è dotata d'un congegno di carru­ cole, al quale si legano pure lcaviglie della bimba. in modo da  non farle tenere le gambe penzoloni. Il percorso del volo è lungo circa 40 metri viene compiuto  più volte, ad  un'altezza di pochi  mwi dal suolo. L'Angelo "vola' dal bai con' d'una casa fino alla statua della Madonna che,  in tale occasione, viene esposta davanti la facciata della chiesa.  Una robusta corda, manovrata da uomini esperti che ormai compi ono l 'intervento da anni, fa scorrere l'Angelo lungo il cavo d 'acciaio. I voli sono accompagnati dalla musica che  una banda suona a mo' di colonna sonora ad ogni percorso d'an­ data e ritorno. Il sistema di carrucole non con­ sente all'Angelo  di voltarsi, per cui la bimba compie i  viaggi senza mai girare le spalle alla Madonna. La sera del  l o luglio, alle 21 circa, l'Angelo, con ali bianche e vestito del medesimo colore, compie tre voli. Al primo, giunto dinanzi al simulacro. recita  una preghiera  di ringrazia­ mento alla Vergine. Al secondo, sparge incenso verso la statua. Al terzo, lancia petali di rose I'Cf'O la \1adonna e poi, lungo il tragitto di ritor­ no. anche sul pubblico. La mattina del 2 luglio, dopo mezzogiorno, la rappresentazione si ripete con alcune varianti. L'Angelo stavolta indossa ali e abito celesti. Inoltre, ai tre voli compiuti secon­ do lo 'Chema della sera precedente, se ne aggiun­ ge un altro (effettuato come secondo passaggio) che vede l'Angelo donare, in nome di tutta la comunità, un'pegno d'amore" alla Vergine, con­ sistente di solito in un monile d'oro offerto dalla famiglia della bimba che impersona l'Angelo.
Le due rappresentazioni del Volo seguono  una messa e precedono una processione. La proces­ sione serale dell0 luglio compie un percorso cit­ tadino al termine del quale  la statua della Madonna torna nella propria chiesa. Quella mat­ tutina del 2 luglio vede portare la statua nella chiesa di San   1icola, dove resta fino al giorno seguente - data in cui Vastogirardi, come detto, festeggia  il suo patrono-per  poi essere ricondot­ ta nella chiesa d 'origine. ll trasporto è curato dalle donne. cui è riservato tale ruolo in entram­ be le processioni. La statua, in occasione della festa  è coperta di numerosi oggetti d'oro (anelli. bracciali. catenine, orecchini, collane) donati dai fedeli.


Attesa la datazione della prima edizione del Volo dell'Angelo a Vastogirardi (1911), viene da chie­ dersi -oltre quanto già detto sull'inaugurazione dell'ampliata chiesa della Madonna delle Grazie - se vi siano stati motivi religiosi che abbiano collocato la rappresentazione in una precisa data del calendario liturgico: il 2 luglio, giorno della Visitazione di Maria, ricon•enza che vuole com­ memorare l'incontro  tra la Vergine e sua cugina Elisabetta, così come narrato nel Vangelo di Luca ( l: 26-38).   el 1790, gli Officiali  Fratelli della  "laica/e Congregazione  sotto il 1itolo della Beata Vetgine della Visi/azione della Terra di Vastogirardi", con atto rogato dal "Regio Notaro" Francesco Ercoli di Roccasicura, chiesero, tramite supplica rivolta a Ferdinando IV Re delle Due Sicilie, il «Regio Assenso» alla fonda­ zione e alle Regole del buon gol'erJ10 della Confraternita. La prima di dette Regole prevede  che nel dì due Luglio di ciascun anno [si] debba solennizzare  la festa di detta S. Visitazione)). Vastogirardi, dunque, celebra reli­ giosamente   il 2 lugl io da oltre due secoli. Bisognerà, però, attendere -come detto - ill 911 affinché la ricorrenza della Visitazione sia affian­ cata dalla festa in onore della Madonna delle Grazie, caratterizzata dalla sacra rappresentazio­ ne del Volo dell'Angelo, probabilmente ideato anche per ricordare la visita della Madonna a sua cugina Santa Elisabetta. Pertanto, la data di cele­ brazione  del Volo dell'Angelo di Vastogirardi non è casuale. Infatti, Santa Elisabetta e suo marito Zaccaria, che non riuscivano ad avere figli, furono protagonisti d'una annunciazione fatta loro da un Angiolo (l'Arcangelo Gabriele).

MAURO GIOIELLI
www.maurogioielli.net