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Lo stemma comunale

Ultima modifica 28 marzo 2022

A metà Ottocento, Stefano Jadopi, asserendo che lo stemma della città di Isernia era stato conservato ab antiquo, così lo descrisse: «un serpe attorcigliato ad una clava a forma di scettro, che si vuole essere stata appunto l’insegna di una nazione più antica di fede, di fortuna e di civiltà degli stessi Pelasgi».

Sarebbe, pertanto, uno stemma antichissimo, ben-ché, di fatto, sia sconosciuta l’epoca in cui esso venne adottato la prima volta.

Nella biblioteca comunale “Michele Romano”, è con-servato un privilegio, concesso ad Isernia da Carlo V nel 1521, su cui è impressa l’effige municipale; ma non è certo se si tratti di quella ufficiale a quel tempo.

Nel corso dei secoli, lo stemma è stato più volte ri-toccato in modo spurio. 

L'attuale statuto comunale ne sancisce gli elementi: «è costituito da uno scudo oblungo di tipo sannitico su cui campeggiano le iniziali  della città,  composte  da un caduceo verticale  intorno al quale è attorci-gliato un serpente  a forma di S.

Lo scudo è avvolto da foglie di acanto e sormontato da un elmo rabescato a cancelli con cimiero».

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